— Sai, quando avevo 32 anni, vidi un vestito in vetrina. Blu, con dei piccoli bottoni delicati. Lo guardavo, finché tuo fratello non iniziò a piangere nel passeggino.
Andai avanti. E non tornai più indietro. Sai perché? Perché quell’anno avevate entrambi bisogno di scarpe nuove. E ho scelto voi.
Sentii il cuore stringersi.
— E non è stato un sacrificio, — aggiunse. — È stata una decisione. Una mia scelta. Ho vissuto la mia vita dando. Con gioia. E ora… volevo regalarmi qualcosa. Almeno una volta.
Rimasi in silenzio. Non sapevo cosa dire. Poi disse qualcosa che non mi aspettavo:
— Ma sai, ho comunque messo da parte dei soldi per mio nipote. Ho iniziato a risparmiare tre anni fa. È un regalo d’addio prima dell’università. Volevo solo… vedere se potevi permettermi di essere non solo una nonna, ma anche una donna.
Ero sconvolta. Imbarazzata. E profondamente commossa.
— Perché non me l’hai detto subito?
— Perché dovevi trovare tu stessa la risposta. Non dobbiamo sempre spiegare i nostri desideri. A volte, chi ci è vicino deve solo avere fiducia.