La causa dell’obesità grave di Maria non era la pigrizia né il mangiare per piacere, ma un trauma profondo. A sedici anni ha perso sua madre – tra le sue braccia.
Un attacco cardiaco improvviso le ha portato via la persona più cara in pochi minuti.
Maria ha cercato di affrontare il dolore con il cibo. Ogni pasto era un conforto, un modo per soffocare l’ansia e la solitudine.
Col tempo, la dipendenza dal cibo è aumentata e Maria ha cominciato a ingrassare a una velocità spaventosa. Le cose più semplici – come andare al supermercato o salire le scale – sono diventate una tortura. Si è allontanata dagli amici, ha perso il contatto con il mondo.
Ma un giorno, vedendo lo sguardo spaventato della figlia più piccola, Maria ha capito: doveva cambiare – per sé stessa e per la sua famiglia.
Ha iniziato con una dieta rigida: solo 800 calorie al giorno. Ha sostituito bibite, patatine, cioccolato e wurstel fritti con insalate fresche, petto di pollo e acqua pura.
Non è stato facile – ogni giorno era una battaglia. Ma accanto a lei c’erano il marito, che non ha mai smesso di credere in lei, e i figli.
Dopo aver perso 95 kg grazie alla dieta e all’allenamento con un personal trainer, Maria ha deciso di sottoporsi a un intervento di riduzione dello stomaco. Questa scelta ha segnato una nuova fase del suo cambiamento. Altri 100 kg in meno – ed è iniziata una nuova vita.
Oggi Maria pesa 113 chilogrammi. Sorride più spesso, passeggia al parco con i suoi figli, si sente viva.
Non si nasconde più dietro al cibo. È una donna forte e bella, una moglie e una madre amorevole che ha vinto contro il dolore, la solitudine e sé stessa.
