All’inizio degli anni ’50, l’attrice Lee Grant era considerata una delle donne più belle di Hollywood. I tratti classici del suo volto, la sua eleganza e le sue straordinarie performance sullo schermo attirarono rapidamente l’attenzione dei grandi studi. I produttori la vedevano come una futura stella e la inserirono in una serie di film che dimostravano il suo fascino e la sua versatilità.
Il pubblico la adorava e i critici lodavano le sue performance. Sembrava che tutto andasse per il meglio, fino a quando non accadde un evento spiacevole.
Nonostante il suo successo rapido, la carriera della Grant prese una svolta inaspettata quando fu improvvisamente licenziata da uno dei più grandi studi di Hollywood.
La decisione fu presa rapidamente e lasciò molti senza parole. Il motivo si rivelò politico: Lee Grant era stata inserita nella lista nera di Hollywood perché si sospettava che simpatizzasse con idee di sinistra. Nel 1952 rifiutò di testimoniare contro suo marito davanti alla Commissione sulle Attività Anti-americane, il che mise in pausa la sua carriera per molti anni.
Rimasta senza lavoro, Grant attraversò un periodo difficile, ma non si abbatté. Nel decennio successivo, recitò in teatro e in televisione, prima di tornare gradualmente all’industria cinematografica.
