La signora Anna stava lavando i piatti quando sentì squillare il telefono. Era così assorta nei suoi pensieri che sembrava svegliarsi dopo quella chiamata. Era una figlia amata.La ragazza disse che stava per sposarsi, invitò sua madre al matrimonio e chiese dei soldi. Senza pensarci a lungo, la madre chiese la carta sulla quale avrebbe trasferito il denaro.
Alla fine della conversazione, la povera donna era felice che la vita di sua figlia fosse sistemata. Inoltre, era tranquilla, perché la ragazza aveva detto che avrebbe messo sua madre in casa sua per non passare la notte in albergo.
Anna sedeva nella stanza, ricordando che sua figlia stava andando nella capitale per studiare all’università. La figlia ha promesso di visitare spesso sua madre, ma poi le cose sono cambiate.E per mandare soldi a sua figlia, Anna ha venduto il suo garage e la macchina di suo marito. Qualche giorno dopo, la donna ricevette un invito a nozze dalla ragazza.
Anna sapeva molto bene dove la banca mandava i soldi, perché da 4 anni mandava la sua pensione alla figlia.
«Figlia, puoi raggiungermi alla stazione?»
-Mamma, abbiamo molti ospiti ora, prendi un taxi, non posso uscire di casa. Arrivata in città, la donna ha trovato un taxi ed è andata all’indirizzo dato dalla figlia. Ha sentito musica ad alto volume e rumori provenienti dal cortile dell’edificio.
Anna salì al terzo piano, entrò, vide che c’erano solo giovani, tutte le persone erano ubriache.
L’anziana donna cercò di trovare la figlia, ma mentre cercava di farlo, fu chiaro che il matrimonio aveva avuto luogo due giorni prima e la figlia aveva invitato la madre solo il terzo giorno.Anna entrò nella stanza di sua figlia, era ubriaca… Sua madre la baciò e se ne andò. Dopo 18 ore di cammino, Anna tornò a casa, si sedette e si mise a piangere.
Il giorno dopo, la ragazza ha chiamato e quando le è stato chiesto perché non era stata invitata al matrimonio, ha risposto:»Mamma, perché sei arrabbiata? I genitori di Armen sono molto rispettati e conosciuti. La madre è un avvocato, il padre lavora in una banca. E tu…. Come devo presentarvi? Non sai nemmeno tenere una forchetta come si deve, mi faresti vergognare…»
Ma è possibile vergognarsi del proprio genitore…?