La mente dei bambini è un mondo pieno di colori e fantasie, in continuo movimento ed evoluzione. Molti di loro ammirano le professioni degli adulti e sognano di diventare astronauti, medici, piloti, ma alcuni sono così sensibili e genuini da voler prendere le professioni più “comuni” e piuttosto insolite come punto di riferimento per l’immaginazione di un bambino.
Un tenero esempio è la storia della piccola Margie, una bambina di appena 4 anni che è rimasta subito affascinata da una squadra di netturbini che ogni giorno lavora per tenere pulite le strade del suo quartiere con i loro grandi camion.
Poiché riusciva a malapena a camminare, la bambina andava a trovare gli operai quando passavano davanti a casa sua per svolgere il loro lavoro. Li osservava incantata, finché un giorno chiese alla madre di uscire per vederli da vicino.
“L’ho portata fuori e li ha osservati mentre camminavano nel quartiere. Quando hanno raggiunto la nostra casa, hanno salutato e suonato il clacson. Era felicissima”, ha detto Virginia Gammon, madre di Margie. La donna ha ringraziato l’azienda su Facebook per il suo gesto gentile e l’azienda ha invitato la bambina e la sua famiglia a visitare la sede.
“Margie, sua sorella e io abbiamo fatto un giro dell’azienda. Abbiamo incontrato i dipendenti e lei ha potuto conoscere il suo autista preferito, Mr Bird. Le sono stati consegnati il gilet di sicurezza dei Servizi Ambientali Costieri, un berretto, una maglietta personalizzata e altri articoli con il loro logo. Tiene tutto nella sua stanza accanto ai suoi tre camion della spazzatura giocattolo”, ha detto la madre.
L’intera esperienza non ha fatto altro che aumentare l’ammirazione della bambina per questi lavoratori: per la gente sono solo lavoratori, ma per Margie sono supereroi. “Questa amicizia unica mi ha insegnato molto su mia figlia di quattro anni. Se prestiamo attenzione, possiamo imparare molto dai bambini. Amore, compassione, accettazione e vera amicizia sono solo alcuni esempi”, ha commentato Virginia.
Non potremmo essere più d’accordo, vero?
